sabato 14 settembre 2013

Al telefono col Prof

L'enigma dell'arrivo e del pomeriggio (particolare), De Chirico



"Pronto, Calligari?" 
"Prof! Di nuovo lei." 
"Ho trovato interessante la tua teoria, ma credo ti sbagli." 
"Immaginavo. Ma perché?" 
"Se tu guardassi al presente, Calligari, diresti che oggi la vittoria è del progresso?" 
"Beh... no, Prof, non direi." 
"Sai qual'è la forma d'istinto che l'uomo ha conservato in maggior misura?" 
"No Prof, non lo so." 
"La paura, Calligari." 
"..." 
"Tu cosa dici, chi ha paura dove va? Avanti o resta fermo?" 
"Direi che resta fermo, prof." 
"Bravo, ma questa è filosofia spicciola." 
"Ma è lei che..." 
"Lo so. Ma il tempo, Calligari, avanza. Circolare o rettilineo che sia." 
"Certo." 
"Sei mai stato in palestra, Calligari?" 
"Un sacco di volte." 
"Allora dimmi: non ritieni immensamente stupido il tapis roulant?" 
"Eh?" 
"Ti sembra ragionevole correre su una superficie che si muove in direzione opposta? Faticare tanto per rimanere esattamente dove si è?" 
"Ma è un esercizio quello, prof, che..." 
"Certo, è un esercizio. Ma il punto è l'illusione del controllo." 
"Ma che controllo? Del tapis roulant?" 
"..." 
"Prof? Mi sente?" 
"Domani interrogo in poesia, Calligari. Ti consiglio di ripassare le figure retoriche."
Tu - tu - tu...