Oggi c’era quasi il sole, sono quasi arrivata a lezione in orario, ho capito quasi tutto. Quasi mi levavano la patente, ma me la son cavata quasi senza danno. Oggi ero quasi senza soldi, quasi di cattivo umore, in certi momenti quasi allegra. La strada era quasi libera, e il parcheggio l’ho trovato quasi subito. Ho sentito quasi freddo all’aperto e quasi caldo al chiuso, quasi mi andava di spogliarmi e girare nuda, in certi momenti. La mia concentrazione era quasi giusta, i miei pensieri quasi controllati, i miei movimenti quasi lenti. Quasi un po’ mi trascinavo. Quasi ho studiato, quasi ho mangiato. Quasi le parole si incrociavano, oggi, ma le ho districate quasi al momento giusto. Oggi un amico mi ha quasi abbracciato, ma poi ci ha ripensato, ed io quasi gli ho chiesto perché. Poi ci ho ripensato. Ogni canzone che ascolto, oggi, è quasi mia,ogni libro che apro, oggi, quasi mi piace. Guardo il cielo ed è quasi blu, quasi nero, quasi giallo, i lampioni sono quasi tutti accessi, fuori, la mia stanza è quasi in ordine, dentro. Gli alberi sono quasi spogli, quasi gialli, quasi rossi,
quasi verdi. Oggi sono quasi io, quasi qualcun altro. Oggi quasi non è oggi, potrebbe essere domani o ieri, non ha quasi importanza che giorno sia, è quasi un giorno
come un altro, quasi uguale a tutti gli altri, oggi è quasi, così quasi che quasi non ha più senso, come oggi non ha più senso, una parola ripetuta a
lungo non ha più senso, un giorno ripetuto a lungo non ha più senso. Ha quasi senso.
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